Primavera e Montagna

31 Marzo 2020

Ultimo giorno di Marzo, dovrebbe essere primavera ma davanti a me la Val di Suola è tutta innevata. Neve fresca di ieri notte. La cosa più affascinante del panorama che ho di fronte è la linea di demarcazione che separa il bosco innevato dal quello non innevato. Di sicuro questa valle è la più bella di Forni.

Val di Suola, Forni di Sopra

E’ stato un Marzo molto complicato, per via di tutto quello che sta succedendo nel mondo: una pandemia globale. A noi è vietato uscire di casa, se non per assoluta necessità, per fare la spesa o urgenze. Per me è molto difficile: sono abituato a stare sempre fuori, cosi invece è dura. Per fortuna abito in montagna e dietro casa ho il bosco che negli ultimi giorni è diventato il mio rifugio. Esco ed esploro la zona, tra gli abeti e i larici, abete rosso e bianco, molti faggi e qualche acero. Studio gli uccelli che in questo periodo sono nel pieno dell’attività. Vociferano chiamando le femmine e marcano il proprio territorio. I maschi degli uccelli migratori arrivano prima, o meglio tornano prima, delle femmine. Trovano lo stesso posto che avevano lasciato quando sono partiti per il viaggio verso zone più calde e tornano prima perché devono preparare il luogo scelto per il nido e per l ‘ accoppiamento. La femmina poi deciderà di accoppiarsi con chi ha svolto il lavoro migliore. Molto affascinanti queste abitudini delle varie specie animali.

Cinciarella

CIncia mora

Nel mio bosco, lo chiamo “mio“ perché è dietro casa ma non è mio affatto, vive una coppia di caprioli, mamma e piccolo di qualche anno. Li osservo ogni giorno alla stessa ora e più o meno nello stesso punto.
Ieri non li ho visti. Mi sono chiesto il motivo della loro assenza, forse qualcuno li ha disturbati o hanno cambiato zona, ho aspettato ma non si sono fatti vivi. Poi mi sono reso conto del motivo: per NOI uomini ieri è cambiata l’ ora.. per loro ovviamente no.

Tutte le volte che mi accorgo di questo divario che abbiamo creato fra uomo e natura sorrido e mi rendo conto sempre di più di come noi siamo abituati a vivere solamente nel nostro mondo antropico, dando per scontato tutto il resto. Semplicemente riflettendo su questo fatto del’ “ora“, a qualcuno potrebbe saltare in mente di chiedersi “ma come funziona il tempo per gli animali ? Se vedo i caprioli alla stessa ora e nello stesso posto, devono per forza avere anche loro un orologio ?!“ . Certo che ce l’ hanno, ma è diverso da tutto quello che noi utilizziamo per calcolare il tempo. I movimenti e gli spostamenti degli animali variano da specie a specie: alcuni hanno più cilci giornalieri altri meno, tutti questi cicli sono dettati dall’ esperienza, dalla profonda conoscenza del territorio dove vivono che prende anche il nome di Habitat. In generale seguono il loro ritmo biologico naturale durante l’arco della giornata, dall’ alba al tramonto o dal tramonto all’alba; come le piante percepiscono quante “ore” di luce ci sono e mettendo ciò in relazione con la temperatura hanno molto chiaro il susseguirsi delle stagioni.

Spendendo più tempo in mezzo al mondo naturale, questi cicli si possono notare e imparare facilmente, creandoci di conseguenza la possibilità di osservare con più attenzione i comportamenti degli animali selvatici, caprine i movimenti e condividere con loro il momento.

Capriolo maschio